15 Settembre 2019
Una vita vista mare
Categorie: Educazione ambientale, Progetto
Il progetto dal titolo “Una vita vista mare”, finanziato nell’ambito del Bando della RAS – Bando per il cofinanziamento di progetti di educazione all’ambiente e alla sostenibilità da parte dei CEAS non accreditati, ha l’obiettivo principale di promozione e valorizzazione del territorio di Sant’Antioco, con particolare attenzione a quelli che sono i principi cardine dello sviluppo sostenibile.
Si è sviluppato attraverso tre azioni:
Azione 1 dedicato a scuole, bambini, famiglie: realizzazione di un gioco di ruolo, pensato per essere smontabile e facilmente utilizzabile e fruibile da ogni tipologia di utenza che racconta la storia del sale. Al gioco è stato associato un progetto pilota con le classi 4° della scuola primaria di Sant’Antioco.
Azione 2 dedicato al visitatore, turista, cittadino: realizzazione di un percorso costituito da pannelli in forex riportanti fotografie rappresentanti i mestieri, le tradizioni e gli ecosistemi dell’isola da posizionare nelle sale comuni del MuMA Hostel, accompagnate da video/audio, fruibili con dei tablet.
Azione 3 dedicata alla cittadinanza: realizzazione di passeggiate ed escursioni finalizzate alla conoscenza del borgo e dei suoi abitanti, dei fari e delle realtà produttive esistenti. Con organizzazione di tre test tour per verificare l’efficacia dell’azione.
Nell’ambito del progetto il CEAS isola di Sant’Antioco ha esposto presso gli spazi del MuMA la mostra fotografica “Insoliti sguardi” della fotografa giapponese Miho Tsuruoka concessa in prestito dall’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo. La mostra è stata inaugurata il giorno 14 settembre 2019 in concomitanza con una serata scientifica organizzata in collaborazione con i ricercatori della fondazione lMC di Oristano sul tema Pinna nobilis, ricerca per la sopravvivenza”.
I ricercatori del CNR hanno raccontato ad un pubblico numeroso ed attento della grave moria che affligge la Pinna nobilis, il più grande mollusco bivalve del mare Mediterraneo, da qualche anno a rischio di estinzione a causa di un parassita.
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